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Contributi a fondo perduto: torna il voucher per l'internazionalizzazione
Ottime novità per le imprese italiane che intendono esportare o internazionalizzarsi.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato nuovi fondi per il Voucher Internazionalizzazione.
Dal 28 novembre sarà possibile richiedere un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO a fronte di servizi erogati dalle società accreditate.
Le principali novità di questa nuova edizione sono:
Resta, come per il precedente bando, il contributo a fondo perduto di € 10.000 (€ 8.000 per le imprese che hanno partecipato alla precedente edizione) per progetti di internazionalizzazione di durata minimo 6 mesi a fronte di una spesa complessiva di € 13.000 (voucher “early stage”); mentre sale ad € 15.000 il contributo a fondo perduto per progetti di internazionalizzazione di durata almeno 12 mesi a fronte di una spesa complessiva di € 25.000 (voucher “advanced stage”).
Infatti il 60% delle risorse disponibili è destinato a Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.
possibilità di ottenere contributi aggiuntivi:
per le imprese sono previsti ulteriori € 15.000 se, grazie all’intervento del TEM, il fatturato estero del 2018 si incrementa del 15% rispetto a quello del 6%.
Le imprese potranno presentare domanda in via telematica (una per ciascuna impresa) a partire dalle ore 10:00 del giorno 28 novembre 2017. Ma, già a partire dal 21 novembre 2017, sarà possibile compilare on line la domanda.
Il Ministero procederà all’assegnazione dei Voucher secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili, tenuto conto delle riserve e della sussistenza dei requisiti di ammissibilità in capo ai soggetti proponenti.
Ai fini della erogazione del contributo, che avverrà a saldo e in una unica soluzione, l’impresa beneficiaria dovrà presentare la documentazione necessaria alla rendicontazione della spesa prevista all’articolo 11 del Decreto Direttoriale del 18/09/2017.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ ... voucher-per-l-internazionalizzazione-2017
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il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto direttoriale che prevede lo stanziamento di fondi per i consorzi per l’internazionalizzazione con l’obiettivo di favorire l’espansione dei prodotti e dei servizi delle nostre PMI sui mercati internazionali.
Tra le priorità individuate anche la lotta al fenomeno “Italian Sounding”, per diffondere la conoscenza del vero Made in Italy tra i consumatori internazionali e contrastare la contraffazione dei prodotti nel comparto agroalimentare, una piaga che sottrae al sistema economico oltre 60 miliardi di euro.
I contributi sono finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali realizzate dai Consorzi per l’internazionalizzazione, per sostenere le PMI nei mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi.
I soggetti destinatari della misura di sostegno sono i Consorzi per l’internazionalizzazione, i quali devono:
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essere costituiti ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del codice civile o in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale purché in misura non prevalente rispetto alle altre. E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici. In tale ipotesi la nomina della maggioranza degli amministratori dei consorzi per l’internazionalizzazione spetta comunque alle PMI consorziate, a favore delle quali i consorzi svolgono, in via prevalente, la loro attività;
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avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese, nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
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essere senza scopo di lucro e non distribuire avanzi e utili di esercizio, di ogni genere e sotto qualsiasi forma, alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
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avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a € 1.250,00 e non superiori al 20% del fondo stesso;
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essere iscritti nel registro delle imprese al momento della presentazione della domanda e in stato di attività;
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non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali.
I Consorzi dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del contributo; la perdita di anche uno solo di essi comporta la revoca dell’ammissione a contributo.
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Iniziative finanziabili e spese ammissibili:
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partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
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eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
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show-room temporanei all’estero;
. incoming di operatori esteri;
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incontri bilaterali fra operatori esteri e all'estero;
. workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
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azioni di comunicazione sul mercato estero;
attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo . totale delle iniziative;realizzazione e registrazione del marchio consortile
Le domande presentate oltre il 28 febbraio 2017 saranno ritenute irricevibili.
Le iniziative progettuali devono essere realizzate nel periodo 1 gennaio/31 dicembre 2017.
Il Progetto articolato in iniziative:
. deve prevedere una spesa ammissibile non inferiore a € 50.000,00 e non superiore a € 400.000,00;
. deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera;
. deve annoverare PMI in prevalenza industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche; le imprese del settore commerciale possono partecipare, ma in misura non maggioritaria rispetto alle altre;
. non deve annoverare imprese che siano in liquidazione o soggette a procedure concorsuali;
. può avere anche una strutturazione monoregionale, se presentato da consorzi con sede legale in Sicilia costituiti da sole imprese con sede legale nella citata regione, fermo restando tutti gli altri requisiti di cui ai punti precedenti.
. La Commissione di valutazione esamina i progetti e attribuisce a ciascuno un punteggio, secondo quanto previsto dall’art.9 del Decreto Direttoriale.
. Sono ammessi a contributo esclusivamente i Consorzi che raggiungono il punteggio-soglia pari a 18 punti.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ ... consorzi-attivita--promozionali-anno-2017
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